ALFIO AVOLA
 
 
Devoto Spingitore dal 1984
Primo Spingitore dal 2000 al 2003
 
 
...l'amore verso i Santi Fratelli ci ha uniti, ci ha temprati, ci ha resi comunità cristiana.....adesso bisogna guardare avanti, molta strada dobbiamo ancora percorrere, ci attendono tre lunghi anni pieni di impegni , di ostacoli che supereremo assieme, forti della ritrovata unità, e se qualche volta ci dovessimo smarrire, diremo allora: "Che giova questo mio comportamento per il bene dell'Associazione?"...
lettera ai confratelli del 15 giugno 2000

Le attività del triennio
Un ponte verso il futuro: Testimoni di Cristo attraverso il "martirio"
• 15 Ottobre 2000 Giubileo dello Spingitore
• 21 Aprile 2001 Pubblicazione del libro "La seconda traslazione delle ossa dei Martiri di Lentini"
• 15, 16 Settembre 2001 3° Pellegrinaggio a Vaste(Le) con la Reliquia di San Filadelfo
• 10 Gennaio 2002 Inaugurazione cappella ospedale Cannizzaro(Ct) dedicata ai Tre Santi Martiri
• 27 Gennaio 2002 2° Pellegrinaggio all'Eremo della Madonna Adonai Brucoli(Sr)
• Maggio 2002 Mostra di oggetti, immagini, fotografie, dipinti sui Tre Santi Fratelli, presso la Chiesa di San Giuseppe - Lentini
• 1-2 Settembre 2002 Pellegrinaggio di una comunità di Vaste a Lentini "Apertura dell'anno "GIUBILARE" nel 1750° anniversario del martirio dei Tre Santi
• 15 Settembre 2002 Pellegrinaggio a Cefalù(Pa) dal confratello spingitore emerito S. E. mons Francesco Sgalambro Vescovo della diocesi di Cefalù. Pellegrinaggio a Caronia Marina(Me), Mirto(Me) e Scifì(Me).
• 12 Febbraio 2003 Morte di mons. Sebastiano Castro primo assistente spirituale della Nostra Associazione
• 5 aprile 2003 conferenza "Martirio e Santità" per celebrare i vent'anni di presenza a Lentini dell'Associazione.
• 22, 23 e 24 aprile 2003 pellegrinaggio a Roma con udienza dal Santo Padre Giovanni Paolo II
• 10 Maggio 2003 L'Associazione compie i Vent'anni di presenza a Lentini


31.05.2003 - L'ultimo discorso

Carissimi confratelli,
stasera per me è l’ultima volta da primo spingitore. Certamente è tempo di bilanci, occorre che si tirino le somme, prima dei festeggiamenti appena trascorsi, e poi dei tre anni da Primo Spingitore.

In quest’anno particolare, che ci ha visti protagonisti in tanti momenti, non posso non ringraziare tutti, per la grande collaborazione mostrata, per l’alta maturità raggiunta, per il grande spirito di servizio profuso. Di questo non si può che essere orgogliosi, io come primo spingitore, ma nel proprio intimo ognuno di noi. Siamo stati davvero impeccabili. In fondo come diceva padre Castro, siamo tutte membra dello stesso corpo. Vorrei che adesso lo ricordassimo tutti con un momento di preghiera recitando un Padre Nostro. Giorno 10 mattina ho ammirato con grande piacere, ma soprattutto con grande commozione, la forza, la passione, l’ardore dello spingere il Fercolo dell’amato S. Alfio, da parte dei nuovi confratelli spingitori. Quell’attesa sofferta, covata per parecchi anni, è esplosa in un attimo, con una foga e con un amore straordinario, direi unico. Certamente in quegli attimi ho rivisto me che nel lontano 1984, mi accostavo per la prima volta al servizio dello spingere, mi sono balenate le paure, le angosce di un qualcosa di veramente nuovo. Oggi non posso che ringraziare Dio e i Santi Martiri, di quel grande dono, che vent’anni fa mi hanno fatto, dell’essere entrato a far parte della grande famiglia dei Devoti Spingitori.

Ebbene dopo 17 anni I Santi Martiri Alfio Filadelfo e Cirino mi hanno chiamato ad un compito, un atto d’amore ancora più grande. Confratelli, in questi anni, coadiuvato in maniera stretta dal Consiglio Direttivo, ma più in generale da tutti voi, ho cercato di gettare le basi per un progetto futuro che ci veda Testimoni di Cristo attraverso il Martirio. Tutti gli incontri, siano essi stati ritiri Spirituali, Convegni, Pellegrinaggi, hanno avuto sempre il medesimo tema, il medesimo spirito, sebbene non sempre esplicitato. Abbiamo portato a tutti la nostra devozione verso i Santi Lentinesi, trasmettendo il grande amore verso Dio, e verso la Chiesa.

È stato un lungo percorso iniziato dal pellegrinaggio a Vaste, e da quello a Cefalù, Caronia, Mirto, Scifì, Sant’Alfio, luoghi in cui si tocca con mano la presenza viva dei santi fratelli. In tutti questi luoghi ci siamo sempre distinti con la nostra semplicità, con la nostra fede viva e vera verso Dio e verso i martiri. A questi pellegrinaggi si sono intercalati a mo di ricamo tutti i ritiri spirituali, tra i quali in particolare quelli fatti all’Eremo Adonai, assieme ai Devoti di Siracusa. Con loro abbiamo condiviso la gioia di due comunità accomunate dallo stesso amore che nutrono verso i propri Santi Patroni.

A conclusione di tutto ciò la conferenza tenuta appena l’aprile scorso all’Auditorium Comunale, da mons. Tito Marino e dal prof. Messina, con la quale si è compreso veramente ciò che si intende con martirio, ovvero sperimentare l’amore di Gesù, essere per tutti la guida da seguire, spingendo con il nostro esempio il fratello che ci sta accanto verso la verità. Con tale spirito ci siamo accostati all’udienza generale del Santo Padre il 24 aprile scorso, per ricevere la sua benedizione, a conclusione di tre anni splendidi sotto tutti i punti di vista. A tal proposito voglio mostrare a tutti prima il telegramma inviato dalla santa Sede per i doni portati al Papa………………….e poi la pergamena con la quale il Santo Padre impartisce a tutti la sua Benedizione Apostolica.

Infine concludo con un augurio. Parecchia strada abbiamo davanti a noi, l’anno giubilare nel 1750 anniversario del Martirio dei Santi Alfio Filadelfo e Cirino, non si è concluso, a settembre, come già deliberato dal questo consiglio direttivo, così come dal consiglio pastorale della comunità di Sant’Alfio, ci dovrebbe essere il grande raduno con tutte le reliquie dei Santi, qui a Lentini, non sto qui a ripetervi che il nostro impegno deve essere come sempre umile ma costante. Un vecchio saggio dice che quando si è arrivati all’ultima pagina occorre chiudere il libro, ebbene lasciatemi almeno dire un ultima cosa un ultima parola: grazie, grazie a tutti per la pazienza con cui mi avete sopportato, grazie a tutti per essermi stati vicini, per avermi spronato, tirato le orecchie. Grazie. Adesso si può chiudere davvero il libro.

 
 
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