Messaggio del Parroco alla Città
 
 

Carissimi concittadini/e,

l'aria di primavera e il profumo di zagara della nostra terra ogni anno ci fa giù respirare il clima dei festeggiamenti ormai prossimi. Il desiderio di una ritrovata normalità, ci permette quest’anno di poter vivere con maggiore serenità le nostre tradizioni, ricordando allo stesso tempo, quei gesti semplici, ancora vivi ed impressi nella memoria collettiva di devozione silenziosa che, tappezzando la cancellata negli anni addietro, sono stati espressione di tante preghiere sofferte e contenute le quali, rivolte ai Santi, si libravano in alto insieme ai nostri cuori.

Il mio pensiero e le nostre preghiere allora possano trovare l'occasione propizia per ricordarsi oggi delle persone più fragili, non solo ammalate o coloro che purtroppo hanno di recente subito una pesante perdita o un lutto, non solo i disabili, gli emarginati, coloro che vivono difficolta economiche, ma anche le vittime di guerra, gli sfollati, le madri attuali di tanti soldati di tutti i fronti del mondo il cui dolore non ha confini, né nazionalità, né passaporto. Nei loro confronti non mancheranno, anche quest’anno gesti concreti di solidarietà.

Auguro allora a tutti che la festa dei SS. Patroni possa trasmettere e contagiare, attraverso l’incontro tra amici, parenti e familiari ritrovati, i suoi alti valori simbolici di unità e di sinodalità, di gioia, di condivisione.

"Fare e camminare insieme" è l'espressione che rivolgo a tutti voi, con l'auspicio che possa essere di guida e orientamento comunitario.

Il benessere di ogni comunità, anche a conclusione dei festeggiamenti, si potrà costruire se ognuno si sentirà corresponsabile dell'altro anche diverso, dalla convivialità delle differenze, dalla coesione sociale, dalla partecipazione alla corresponsabilità, alla condivisione, alla solidarietà, perché “tutti siamo veramente responsabili di tutti” (Giovanni Paolo II)

 

Buona festa a tutti

 
 
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